IL PROGETTO
L’Ufficio speciale della ricostruzione della Regione Lazio è pronto ad individuare il miglior progettista per dare il via al disegno di riqualificazione del Centro sperimentale “Nazareno Strampelli”. Dopo l’annuncio (nel dicembre 2023) del Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, del finanziamento di oltre 5 milioni di euro (più un altro milione e mezzo messo a disposizione dal ministero dell’Agricoltura) stanziato a favore del complesso dei sette edifici componenti lo “Strampelli”, l’Usr passa ora alla ricerca dei professionisti che dovranno concretizzare sulle tavole da disegno il recupero dell’edificio situato nel quartiere di Campomoro, in via Borgorose a Rieti, il quale necessita innanzitutto della messa in sicurezza della sua agibilità sismica, prima di poterne avviare la ristrutturazione.
IL BANDO
Alla gara europea (perché superiore alla soglia di 5 milioni di euro di finanziamenti disponibili) bandita dall’Usr sono giunte 68 domande di partecipazione a favore del servizio tecnico di progettazione, il quale dovrà a sua volta condurre a quello esecutivo, prima di individuare l’azienda che sarà invece Incaricata di realizzare materialmente gli interventi. Procedure di gara interamente gestite dall’Usr, pronto ora a nominare la corximissione deputata a selezionare la migliore domanda fra tutte le 68 pervenute: un iter che potrebbe concludersi già entro la fine di settembre, portando così intanto all’individuazione del miglior progettista, il quale dovrà poi mettere mano sul complesso edilizio dello “Strampelli”, costruito su un terreno demaniale in forza di un regio decreto risalente al 1907.
LE LINEE GUIDA
Le linee guida che La progettazione imbastita dall’Usr dovrà seguire per la riqualificazione del Centro sperimentale sono quelle del futuro immaginato dal Comune di Rieti, ovvero musealizzazione, studio e ricerca agraria. Per dare vita al polo museale interno alla struttura, al Centro sperimentale dovrà infatti fare ritorno la collezione di grani selezionati dall’agronomo e genetista Nazareno Strampelli, attualmente in parte conservati all’interno di uno degli hangar dell’aeroporto “Ciuffelli” (dove si trovano già da anni i beni culturali salvati dal sisma) e, per le restanti quantità, nell’area espositiva inaugurata nel luglio 2023 all’interno del ministero dell’Agricoltura, a Roma, grazie al protocollo d’intesa (della durata di cinque anni) stipulato tra il ministero, il Comune di Rieti e il Crea, il Centro ricerche in agricoltura e analisi dell’economia agraria. Le sezioni dedicate allo studio e alla ricerca agraria dovranno invece essere disegnate tenendo conto delle disponibilità offerte al Comune di Rieti dall’Università della Tuscia che, nel corso degli ultimi mesi, ha ribadito a Palazzo di Città l’intenzione di installare a Rieti un corso universitario di Scienze agrarie che possa svolgere le sue lezioni direttamente all’interno dello “Strampelli”, offrendo così agli studenti l’unione con un ambiente interamente a vocazione agraria. «In questo modo – osserva l’assessore all’Urbanistica Giovanni Rositani- oltre a generare nuova professionalità specializzate, Rieti potrebbe diventare anche luogo di ritorno per tanti studiosi costretti ad emigrare in altre parti d’Italia e all’estero».